Realizzato nel 1990.
Utilizza il sistema K-System di Telemecanique (oggi Schneider) che integra un bus di comunicazione nei condotti sbarre Canali KL e KNT e permette la trasmissione dei comandi di on-off dei “trasmettitori” ai “ricevitori”. In questo modo è possibile comandare le utenze a livello di ogni singola presa di derivazione del condotto.
E’ stato il primo impianto realizzato in Italia per complessità e numero di accensioni ed è uno dei primi esempi di domotica applicata all’illuminazione.
Il condotto sbarre è posato in tutto il perimetro del cornicione ad una altezza di 9 metri e alimenta i singoli corpi illuminanti.
Il sistema è gestito da un controllore programmabile che integra il modulo di comunicazione batibus e comunica con i trasmettitori e ricevitori; sono implementati 6 programmi base per creare scenari di illuminazione a seconda della celebrazione liturgica in corso.
Un’altra particolarità dell’impianto è l’impiego di cavi ad isolamento minerale posati a vista nel cornicione e in parte sotto traccia nelle colonne; l’impiego di tale tecnologia è stata necessaria per garantire sicurezza contro gli incendi e per ridurre al minimo la visibilità dell’impianto.
I corpi illuminanti sono stati scelti per offrire prestazioni illuminotecniche di confort visivo e di effetto scenico nei dipinti e nell’area del presbiterio.